Leggende inglesi di terrificanti cani neri

Non sempre il cane è il miglior amico dell’uomo: in Inghilterra per esempio esistono tantissime leggende di spaventosi cani neri. Le storie relative a questi esseri mostruosi sono diffuse in tutto il territorio, dalla Scozia al Galles, dall’Inghilterra alle Isole.

Nessun altro luogo al mondo detiene più leggende, o avvistamenti, di cani neri, rispetto al Regno Unito. Ogni regione ha la propria versione del racconto, con l’attribuzione di diversi nomi a questi mostri, come ad esempio: Nero Shuck, il cane Gurt, Felpato, Barguest, segugio Harry , il cane Yeth, e il Grim.

Come la maggior parte delle leggende, anche per quest’ultima è difficile risalire alle origini. I primi raconti nella letteratura inglese che parlano di mostruosi animali neri risalgono al 1127. I cani neri sono creature soprannaturali molto grandi, con un folto pelo irsuto e grandi occhi ardenti, di solito di colore rosso o verde fosforescente, che indicano la ferocia della bestia. A volte si parla addirittura di cani senza testa o dal volto umano. Queste bestie scure sono note per scomparire nella nebbia e senza lasciare traccia delle loro visite inquietanti. Sono fantasmi messaggeri del mondo dei morti, quindi di cattivo augurio.

Secondo le descrizioni, si muovono durante la notte compiendo lunghi balzi sui sentieri di campagna, in zone rurali isolate, vecchi percorsi, siti di esecuzioni pubbliche medievali. Chi incontra questa creatura, anche solo di sfuggita, o sente il rumore dei suoi passi, sa che la sua fine è vicina.

Una delle leggende britanniche più popolari del cane fantasma è ambientata in Bungay nella contea del Suffolk. Una domenica mattina del 1577, mentre i parrocchiani erano in chiesa a pregare, scoppiò una violenta tempesta. Illuminato da lampi di fuoco, un cane nero comparve all’improvviso agli astanti, creando panico tra i fedeli. Il cane fantasma uccise due uomini, che erano inginocchiati in preghiera, e provocò gravi ustioni ad un altro.

L’idea di questi cani mostruosi deriva senza dubbio dalla demonologia medievale, la quale, come tristemente sappiamo, aveva spesso portato a vedere nei gatti, nei cani e nei caproni neri i famigliari delle streghe, nonché le forme tipiche in cui spesso si rappresentava il Demonio.

Anche se questi animali soprannaturali sono più spesso rappresentati come creature malevoli che portano sfortuna, i cani neri hanno avuto anche connotazioni benevole, come spiriti di protezione collegati ad una famiglia o un luogo come le strade.

Una di esse venne raccontata da Johnnie Greenwood da Swancliffe. L’uomo descrive di essersi accorto una notte di essere seguito da un cane nero mentre cammina da solo nel bosco. La creatura rimase al suo fianco fino a quando non scomparve tra gli alberi. Anni dopo, due prigionieri confessarono che avrebbero voluto assalire e uccidere Johnnie durante quella notte nel bosco, ma che decisero altrimenti dopo aver notato la presenza del grande cane nero che lo accompagna.

Fin dall’inizio della nostra storia, gli esseri umani hanno avuto il terrore dei lupi. Questo potrebbe spiegare la natura malevola di alcuni racconti di cani fantasma e la loro reputazione come cerberi. Un altro motivo potrebbe essere legato alle storie raccontate ai bambini, al fine di impedire loro di recarsi in luoghi pericolosi.

Che si tratti di annunziare buoni o cattivi presagi, storie di cani neri sono ancora presenti e fiorenti in tutto il mondo.

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